giovedì 15 marzo 2012

ONE SONG ONE TALE: terzo episodio

(TRATTA DAL VECCHIO BLOG)
pubblicata da Vivian B Da-Blitz il giorno venerdì 29 aprile 2011 alle ore 13.33

ACE OF BASE - THE SIGN


Ho una nuova vita
tu mi riconosceresti a malapena e ne sono orgogliosa
Come potrei mai piacere a qualcuno?
Guarda te stesso....
perchè mai dovrei darti fastidio
dal momento che non sei la persona giusta per me
Ehi...non ti sembra abbastanza?

Io ho visto i SEGNI e ho aperto gli occhi
perchè la vita ci chiede di fare cose
anche se spesso non capiamo
Io ho visto i SEGNI e ho aperto gli occhi
Tu devi farlo perchè nessun altro può
riportarti in alto al luogo a cui tu appartieni
ma tu a che luogo appartieni?

Io alla luce della luna per così tanti anni
Mi chiedo chi tu sia...
come ha potuto una persona come te darmi gioia?
Sotto la pallida luna
dove io invece vedevo stelle
Ehi...non ti sembra abbastanza?

Io ho visto i SEGNI e ho aperto gli occhi
Sono felice ora senza di te
ora che ti ho lasciato.
 
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E' la storia di un libro, un libro che ha trovato me.
E' una favola: la storia di un popolo che in piena era tecnologica, ancora viveva di visioni e misticismo e vedeva la vita attraverso i segni.
Un popolo che in origine apparteneva ad un solo luogo, preso e gettato sulla terra a casaccio come semi in un campo: oggi uno era in alto l'altro in basso, uno era ateo l'altro religioso, uno era bianco l'altro nero, uno era giovane l'altro vecchio ...
ma una cosa in comune l'avevano tutti.
Tutti leggevano i SEGNI.
Tutti lasciavano il timone a UNA VOCE dentro di se, ad un istinto atavico che tanta tecnologia con tutto il frastuono del mondo non poteva spegnere: e quell'istinto, quel "Dio interiore" li guidava come un FARO.
Nei momenti più difficili, momenti in cui davvero ti sentivi perso, proprio in quel momento quell'istinto partoriva immagini e segni.
Anche se non volevi erano così evidenti: una telefonata, un sogno, un pensiero che non esce dalla tua testa, una frase perentoria: VAI, FAI, CHIAMA......
Non falliva mai, saperva portarti in capo al mondo se IN CAPO AL MONDO era il tuo posto.
Ti risistemava sempre nel tuo luogo, come un ALFIERE SUGLI SCACCHI.
Grazie a quei segni tutti quei piccoli semi sparsi, piano piano si erano ritrovati e raccolti tutti in un luogo: parlavano una sola lingua adesso incomprensibile ai più, incomprensibile a quelli che non vedono la magia nelle cose.
Erano tutti legati, tutti UNO.
Quello che UNO di loro sentiva....sentivano tutti.
Se UNO di loro soffriva, quel giorno nella vita delgi altri qualcosa non era "a posto".
Si sentivano, come un unico corpo sente il dolore in una sua parte.
Nella vita di ognuno di loro eventi così eccezionali e INCONFUTABILI:
premonizioni, accadimenti incredibili...cose che a raccontarle non ci si oserebbe.
Eppure qualcuno era nella vita dell'altro anche solo per testimoniare:
testimoniare che c'è più di quanto è visibile agli occhi.
Che la vita contiene più magia di quanta il cuore ne possa sopportare:
e quando il cuore sente quella magia sa di non essere solo...
e di non essere soltanto un PICCOLO SEME.


Dovreste leggerlo questo libro, dovreste sapere se siete un seme:
solo così prenderete il vostro posto nel CAMPO e comincerete a fiorire.


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