domenica 16 settembre 2012

ONE SONG ONE TALE : tredicesimo episodio


Dream Theater – Beneath The Surface 
(Sotto la superficie)   

C’è mai un momento davvero giusto?
Mi hai portato a credere che un giorno saresti stato quì per me
Quando le stelle si sarebbero allineate
Quando non saresti stato così consumato
Ho continuato a cercare degli indizi
Così ho aspettato nelle ombre del mio cuore
E il momento non era ancora quello giusto
Finché un giorno ha smesso di importarmene
E ho iniziato a dimenticare perché volevo esserti vicino
E sono scomparsa nell’oscurità
E l’oscurità è diventata dolore
E non è mai andato via
Finché tutto quello che era rimasto è stato sepolto, 

a fondo sotto la superficie
Uno scheletro di come sarebbero potute essere le cose
Ossa stanche sotto un velo di segreti ben custoditi, 

tutto troppo fragile
È triste pensare che non ho mai saputo
Che stessi cercando le parole
Che il momento venisse fuori
Il momento non è ancora mai arrivato
Avresti potuto mettere a rischio la mia fragile struttura
Poi un giorno ha smesso di importarmene
E ho iniziato a dimenticare perché volevo esserti vicino
E sono scomparsa nell’oscurità
E l’oscurità è diventata dolore
E non è mai andato via
Finché tutto quello che era rimasto è stato sepolto, 

a fondo sotto la superficie

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Devo conviverci...devo accettarlo.
Ci sono cose che restano sotto la superficie.

 
Persone e pensieri scomodi, nascosti come la polvere sotto un tappeto:
un giorno per caso inciampi e si risolleva portando dietro se' onde di ricordi
...e ti ricordi:
che erano sempre lì e cercavi solo di non guardare,
che una parte della tua mente cercava solo di non pensarci.

Sei la polvere sotto al mio tappeto.

Quante storie ancora per anestetizzarmi, 

per smettere di chiedersi perchè
per smettere di cercare le risposte.
Per dimenticarmi di ME
Quanti occhi - quante braccia?
Quante parole senza peso, quante bugie : mi dirò e mi diranno.
ANCORA E ANCORA
Quante canzoni non posso più cantare?
In quanti posti non posso più passare senza un tonfo allo stomaco?
A quanti dirò che non ci penso più, mentendo?
Quante volte al ritorno da una serata verrò assalita dai ricordi?
mentre guido, mentre penso, mentre chiedo risposte che non avrò
poichè la più giusta e logica non c'è o è quella che non vuoi accettare.
FINTO TUTTO FINTO 

MENTIVA -  FINGEVA - GIOCAVA  
Come si convive con tutto questo?

Voglio un rimedio: 

pretendo che la medicina crei una pillola per dimenticare.
Se non posso avere la pilola BLU delle risposte 

allora voglio la ROSSA come in Matrix, 
quella che mi riporti alla vecchia me.
Riparto dalle botte : meglio quelle di quello che hai fatto tu.
Riparto dalla solitudine.
Riparto da me.

dove è 
VERO TUTTO VERO
IO NON MENTIVO - IO NON FINGEVO - IO NON GIOCAVO
A me restano le cicatrici : a me?
Essere me?
Tutto troppo : troppo male - troppo pericolo
Non mi hanno fatto gli strumenti : 

la voce si, ma gli strumenti no
e come nella mia professione gli strumenti li hanno sempre gli altri
Una volta passavo sopra ed oltre a tutto
e ora non passo oltre te???
Non ci posso credere:
è come una pentola senza manici
da che parte la prendi?

Davide aiutami tu.
Amico mio...da lassù.


Intanto aspetterò....
come dice la canzone....
"Finché tutto quello che è rimasto verrà sepolto, 

a fondo sotto la superficie"





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