martedì 12 novembre 2013

SHUT THE F--K UP!

Non parlare.
Zitto.
Anzi no: parla ma fallo in un certo modo.
Preamboli, giri di parole, insulta col sorriso, raggira...
E' la moda del secolo.
Sono tutti diventati politici, bravi con la parola, affabulatori, adulatori, anche nel piccolo.
Non c'è più bisogno di abitare le alte sfere della politica o dell'industria per essere così: anche il piccolo ed il semplice hanno appreso la grande arte.
L'arte , sostanzialmente, di riempirti di parole.
E c'è solo un grandissimo rimedio:
mettere il MUTE ON.
Silenzio: non ascoltare le parole, guarda i fatti.
Su quelli spesso cadono tutti o senz'altro molti.
Aspetta, il tempo da' sempre risalto ai fatti e da lì puoi valutare.
Nell'attesa cadono le maschere buffe, si vedono i veri amici, rimane anche se distante chi vuole rimanere davvero.
Gli altri si fanno da parte e fanno tutto da soli.
Ma va bene, va bene così (cantava Vasco).
Concordo. Va benissimo.
Ho sempre atteso e tutto si è sempre rivelato.
Non ho più paura di vedere.
Sarà la crisi, non so, ma ormai devi camminare dentro uno scafandro bello robusto, soprattutto con rinforzi sul retro.
Non condivido comunque certi metodi:
è sempre stato e sarà sempre (con un certo orgoglio) il mio più grande difetto.
DIRE DRITTO DRITTO ALLA GENTE QUELLO CHE PENSO.
Quando parlo di me mi definisco come "una persona che da' chilometri di corda, ma che all'altro capo tesse un cappio, sta agli altri far si che io non TIRI MAI"
Metto un punto, un limite, che non puoi superare.
Fondamentalmente non puoi approfittare della corda che ti allungo, non puoi tirare troppo.
A volte la somma dei fattori che mi spingono a tirare, è una somma che dura l'arco di anni.
Ma poi stai certo : TIRERO' CON TUTTE LE MIE FORZE.
Li osservo a volte, sicuri di sè, vincenti, PNL espressivi, comunque  armati di metodi convincenti per carità, ma io li conosco già e li vedo arrivare.
E aspetto sorridendo.
C'è un proverbio che recita: "gli dai una mano, e poi scopri che hanno preso anche avambraccio gomito e spalla"
Succede sempre così.
A quel punto cosa puoi fare:
mah un consiglio che vi do' è CONTINUATE A SORRIDERE
copiateli, imitateli e nel frattempo (sotto sotto) createvi delle alternative solide, ed una via di fuga.
Fate buon viso a cattivo gioco, ma cercate di conquistare un centimetro al giorno, di terreno solido su cui poggiarvi.
A quel punto la reazione è infastidita.
Ma come?
Non possiamo più disporre di te come ci pare!!!!
Scandalo, diffidenza, ti senti lo sguardo che ti pesa addosso, accendono l'OCCHIO DI SAURON e te lo puntano addosso come un occhio di bue sul palco.
Ed io come sul palco danzero' per voi....

OCCHIO CHE NON SIA LA MORTE DEL CIGNO :P






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