domenica 21 ottobre 2012

PASSATO/PRESENTE/FUTURO

Oggi sono andata in cantina per cercare del materiale del mio passato:
ho sfatto scatoloni del mio trasloco datato ottobre 2010
ed è uscito fuori LUI : il PASSATO.

Ho aperto uno scatolone e lui era lì.
E' balzato fuori dalla scatola sprimacciandosi il vestito e tossendo leggermente.
Indossava un abito grigio ma occhiali tutti colorati.
Gli ho chiesto il perchè del suo abbigliamento stravagante:
lui si è schiarito la voce e mi ha detto: 
"CAPIRAI PRESTO"
Sorridendo ha aggiunto:
"Se impari dal me puoi migliorare PRESENTE E FUTURO:  
io sono colui che ti ricorda chi eri e ti mostra chi sarai"
Ha infilato le mani nelle tasche poi le ha estratte ed ho visto che mi tendeva le mani aperte, colme di oggetti.
Al che gli ho chiesto esattamente cosa mi stesse offrendo.
Lui mi ha detto:
"Osserva bene le mie mani poi scegline una ed io lì ti porterò.
Mano destra LA GIOIA o mano sinistra IL DOLORE?....
Fai la scelta giusta, hai un biglietto di sola andata
quando sei pronta afferra la mia mano"
Ho riflettuto attentamente poi ho scelto la mano sinistra.
Ha sorriso, mi ha baciato sulle labbra e con la mano sinistra mi ha coperto gli occhi.
Ho sentito il suolo allontanarsi sotto i miei piedi.
"Reggiti forte bambina" mi ha detto
"Il viaggio comincia ma anche se non ti sembra è solo dentro di te"
Sentivo un vento forte scompigliarmi i capelli:  
suonavano mille canzoni con la mia voce, nella mia mente si affollavano immagini e ricordi e volteggiavano moltissime foto.
Alcune mi colpivano il viso ferendomi come farfalle dalle ali di lama.
Per difendermi ho cominciato a stendere le braccia e ad agitarle vorticosamente ed alcune di esse mi si sono impigliate ai vestiti.
Nonno.
La casa di Via Pinelli.
Andrea e Pavia.
Gli INSOMNIA.
L'avventura discografica.
La casa di Poirino.
Trillo, il mio meraviglioso gatto rosso.
Il mio pianoforte ed il mio dondolo.
L'università...facoltà di biologia. 
Renato.
Davide.

Quando il dolore per le cose perse si è fatto intollerabile una lacrima mi ha solcato il viso lui ha usato la mano destra, quella della gioia per asciugarla.
Quando siamo tornati indietro mi ha fatto sedere e lui si è seduto di fronte a me, ha abbassato gli occhiali colorati per un attimo poi mi ha guardato di sottecchi e mi ha detto:
"Sei pronta? Ti farò vedere una cosa"
Ha messo di nuovo gli occhiali sul naso e mi ha mostrato le mani:
gli oggetti nella mano sinistra sono stati messi nella mano destra:
ha unito le mani e ha cominciato e premere forte, spingeva e comprimeva quella massa di oggetti così forte che scendevano gocce di sangue poichè le foto dalle ali di lama gli ferivano i palmi delle mani.
Lui non demordeva e soffrendo e gemendo alla fine mi ha mostrato una sfera: una sfera di mille colori luminosa come l'alba di un nuovo giorno.    
"Questa sei tu" mi ha detto
"Le cose del tuo passato che hai perso sono quelle che ti hanno dato la capacità di gioire : nessuno infatti saprebbe cosa è davvero la gioia se non conoscesse il dolore. Al tempo stesso la gioia sarà il balsamo per guarire le tue vecchie ferite"
La sfera dopo queste parole iniziò a liquefarsi:
lui raccolse la crema dorata in una scatola a forma di cuore che mi porse dicendomi:
"Quando sarai triste e non vedrai il futuro apri la scatola prendi la crema e spalmala sulle tempie: in un attimo ti sarà tutto chiaro...
chi sei - da dove vieni - e che se sei sopravvissuta a tanta gioia e a tanto dolore allora sei forte più di quanto credi....ricordalo sempre.
Le cose brutte pensi siano brutte perchè non le hai più: 
ma quando c'erano, nella tua vita, erano cose che ti davano gioia.
Le cose belle che hai avuto sono finite ed il fatto di non possederele se non nei ricordi ti reca dolore.
Allo stesso modo, nella vita, ogni cosa ha due facce : SEMPRE.  
Ora sai perchè vesto questi panni. 
Il mio vestito è grigio come le cose che hai perso, ma gli occhiali sono colorati perchè per guardare avanti bisogna avere speranza"

Mi ha dato la scatola e se ne è andato.
Mi son ritrovata sola in garage e mi sono accorta che c'erano ancora delle foto a terra : nonno Davide Renato....
Lui si è voltato e mi ha detto:
"Quelle appartengono a te e solo a te: non possono essere del passato e nemmeno nel balsamo perchè le persone che hai amato e che non sono più in vita non sono perse per sempre e non sono una cura ma una compagnia : esse saranno dentro di te OGNI GIORNO : SEMPRE"
Mi ha fatto l'occhiolino ed è scomparso.
 
Ho messo le foto in tasca e son tornata a casa.


Mia madre arrivata a casa mi ha chiesto:
"Hai trovato quello che cercavi"
ho infilato le mani in tasca e le ho risposto 
"si...." 



 
 

 

    


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